presenta

B.I.C.U.S.

"Brevi Interviste Con Uomini Schifosi"  di David Foster Wallace

regia Giuliano Lenzi

allestimento Porciatti & Fagioli

con Ugogiulio Lurini

brevi torture con suoni schifosi Marco Bianciardi

costumi Marco Caboni

produzione laLut / Festival Voci di Fonte

 

“Siamo sull’ottomana, beviamo qualcosa, ci godiamo la musica, facciamo due chiacchiere. E’ il nostro terzo appuntamento, sera tardi, dopo la cena a e magari anche un film o due salti in discoteca. Mi piace tantissimo ballare. Insomma. Quando intuisco che è il momento giusto dico, senza un’atmosfera o qualche accenno introduttivo veri e propri: 

come la prenderesti se ti legassi?

Queste sei parole. Così. Alcune rifiutano su due piedi. Ma è una percentuale minima, direi scandalosamente minima. So se succederà nel momento stesso in cui lo chiedo. Ligeti, la cui opera, lei lo saprà senz’altro, è tanto astratta da sfiorare quasi l’atonalità, fornisce l’atmosfera ideale per proporre lo scenario contrattuale. In più dell’85% dei casi, il soggetto accetta.”


La scrittura di David Foster Wallace ci ha sorpreso per l’immediatezza, la nitidezza, l’ironia severa con cui i protagonisti delle brevi interviste si delineano, mostrando la bassezza ordinaria delle loro pulsioni, nella quale non possiamo che riconoscerci continuamente; non indugia mai sugli aspetti dolorosi che proprio per questo emergono, in controluce, in maniera a tratti violenta. Il cinismo dei personaggi e quello con cui lo scrittore ce li descrive, sembrano alimentarsi e moltiplicarsi a vicenda.

Ognuno dei personaggi sceglie di raccontarsi a un interlocutore - anzi, generalmente un’interlocutrice, un’intervistatrice appunto - per un bisogno e un compiacimento nel rappresentarsi, senza per questo riuscire a cancellare l’impressione di profonda, disperata solitudine che ciascuna delle loro storie lascia trasparire.

Delle numerose finte interviste che compongono il libro ne abbiamo scelte sei: sei diverse sfumature di “maschile schifosaggine”: quello che si vanta d’aver sedotto una ragazza dal cuore infranto ai cancelli dell’aeroporto; quello che si lamenta d’una incontrollabile stranezza nell’atto dell’orgasmo, che gli rovina tutti i rapporti con le donne; quello che si compiace d’aver sposato una che, avendo già fatto un figlio e non avendo il corpo sfatto, gli garantisce buona “tenuta” per il futuro; quello che ha fatto del braccio monco uno strumento di attrazione per le donne; quello che la lascia perché lei è terrorizzata dall’idea di essere lasciata; e infine quello che ci racconta la sua tecnica per attirare in camera da letto le predestinate al suo gioco di schiavismo.
Il problema maggiore non è stato scegliere ma scartare.

REPLICHE:

Trieste, Teatro Nomade (Riva Traiana 1/3). Dal 26 al 28 Febbraio 2012.

Roma, La Riunione di Condominio (Via dei Luceri 13). 30 e 31 Ottobre 2011

Modena, Palazzo Santa Margherita. 3 Maggio 2011

Siena, Sala Lia Lapini. Dal 16 al 18 Dicembre 2010

Siena, Punto Einaudi (Via Pantaneto 66). 30 Ottobre; 1, 13 e 20 Novembre 2010

Roma, La Riunione di Condominio (Via dei Luceri 13). 20 Settembre 2010

Siena, Festival di Voci di Fonte. Dal 16 al 22 Giugno 2010

RECENSIONI:

La Bora (Paolo Stanese)

A Teatro (Fernando Marchiori)

Giudizio Universale (Sergio Buttiglieri)

Voci Di Fonte blog (Francesco Zucconi)

 

CALL 
Compagnia Artigianale Lenzi-Lurini & C.

ugogiulio.lurini@lalut.org

La C.A.L.L. (Compagnia Artigianale Lenzi-Lurini) è una delle numerose ramificazioni de laLUT, che nel corso dei 15 anni di storia della compagnia hanno assunto una propria autonomia quanto a modalità di lavoro e linee artistiche. Di fatto è dal 2000 che la collaborazione tra Giuliano Lenzi (regista), UgoGiulio Lurini (attore), Porciatti & Fagioli (scenografi), Marco Caboni (costumista) e Marco Bianciardi (musicista) dà i suoi sporadici frutti, quasi sempre nel senso della produzione di spettacoli tascabili, prodotti in modo e con finalità artigianali. E quasi sempre basati su testi di drammaturgia o narrativa contemporanea: Conversazione con l’uomo nell’armadio, di Ian MacEwan (2001), Pazzi, di Luigi Maccione Rodriguez (2002), Jeffrey. Mostri si nasce, di Francesco Niccolini (2006).

GIULIANO LENZI
regista attivo a Siena dai primi anni ’80, , prima di BICUS ha messo in scena per laLUT "Poggio senese con masso", "Vagabondo", "Gitanti" di Fabrizia Ramondino, "Gli attori in buona fede" di P.C. Marivaux, "Conversazione con l’uomo nell’armadio" di Ian MacEwan, "Dialogo nella palude" di Marguerite Yourcenar, "Pazzi" di Luigi Maccione Rodriguez, "La morte del cherubino" di Franco Fortini, "Orfeo emerso" di Jack Kerouac, "Jeffrey. Mostri si nasce" di Francesco Niccolini.

UGOGIULIO LURINI
insegna teatro nelle scuole, dalle materne ai licei, tiene corsi per gruppi amatoriali e in ambito psichiatrico; da quasi 20 anni lavora come contastorie e improvvisatore in rima nelle feste medievali, rinascimentali ecc. d’Italia. In teatro, oltre agli spettacoli diretti da Giuliano Lenzi, negli ultimi anni ha prodotto in collaborazione con Marco Caboni "D’amore e ombra", "Narrazione con sagome" dall’omonimo romanzo di Isabel Allende e "Folle la guerra e chi per lei si svena, ma non meno l’amore a morte mena", narrazione con figure dall’Orlando Furioso.

PORCIATTI & FAGIOLI
un architetto e uno scultore, collaborano con Giuliano Lenzi fin dai suoi primi spettacoli, realizzando scenografie e macchine sceniche, e/o adattando (come nel caso di " Conversazione con l’uomo nell’armadio" e ora di BICUS) gli spettacoli agli spazi, per lo più non teatrali, in cui vengono proposti

MARCO CABONI
costumista e scenografo per laLut, tiene insieme a Ugogiulio Lurini corsi e laboratori per gruppi amatoriali e in ambito psichiatrico. Tra le collaborazioni: Egumteatro, Katzenmacher, Claudio Morganti

MARCO BIANCIARDI
attivo musicalmente dal 1991, lavora attualmente a Berlino come chitarrista e cantante di The Somnambulist e batterista e bassista dei Jane Walton; in Italia ha fatto parte di formazioni musicali come Elton Junk, Caboto ed Hotel Ambiente. Ha inoltre scritto e diretto il mediometraggio "Liebe Macht Frei”, prodotto da laLut e presentato nel 2008 al Festival di Cannes.

 

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